Blog della Tradizione Cattolica Apostolica Romana

giovedì 27 febbraio 2014

Roma Felix


Lettera agi esercitanti               di don fausto Buzzi

Carissimi,


il mondo in cui viviamo ci spinge sempre di più ad immergerci nelle cose presenti, passeggere e incapaci di soddisfare il bisogno infinito di felicità che ha il nostro cuore.Lo spirito del mondo ci allontana dallo spirito di Cristo Nostro Signore spingendoci ad avere solo una visione umana delle cose.
Il mondo, la mondanità, ci scristianizza e quasi senza saperlo rischiamo di diventare dei cristiani che si dichiarano ancora tali ma cui vita, la cui mentalità, si separa dalla fede cattolica che magari professano in chiesa alla domenica, sconfessandola durante la


 settimana con la vita pratica. Chi vive nel mondo anche se non vuol essere del mondo, poco a poco subisce le influenze del suo spirito velenoso, cosicché senza accorgersene il modo di pensare, di parlare, di reagire e di vestire rischia di conformarsi a quello del mondo. L'antidoto contro lo spirito del mondo sono gli Esercizi di S.Ignazio. Farli vuol dire prima di tutto prendere coscienza dei mali contro cui dobbiamo combattere: il peccato, il mondo e il demonio. Poi gli esercizi ci aiutano a prendere le contro-misure per non ricadere nel peccato e per combattere lo spirito del mondo conformandoci il più possibile a N.S.Gesù Cristo. Nel triplice colloquio alla fine del terzo esercizio, S.Ignazio fa chiedere tre grazie di cui la terza è quella < di conoscere il mondo perché aborrendolo, allontani da me le cose mondane e vane>. Forse qualcuno potrebbe pensare che fatti una volta gli esercizi, questo basti per debellare lo spirito del mondo e renderci simili a Gesù Cristo. Ma purtroppo la nostra natura, il nemico della natura umana e il mondo, cercheranno di riprendere quello che bene o male possedevano. La vita, ci dice Giobbe, è un combattimento. Questa lotta continuerà tutta la vita fino alla morte e S.Paolo ci ricorda che non ci sarà legittimo premio se non per coloro che avranno combattuto. Se abbiamo iniziato a voler combattere il mondo e tutto ciò che si oppone alla nostra salute eterna non possiamo pensare che basti fare una volta o due gli Esercizi per assicurarci che il mondo e i nostri difetti non ci possano più nuocere e la nostra vita eterna sia assicurata. Se poi abbiamo capito che Gesù deve essere al centro di tutta la nostra vita e che non possiamo riservagli solo un misero posto alla domenica, che prima di Lui non si può mettere né il lavoro né una squadra di calcio, né le vacanze,dobbiamo desiderarlo di amarlo con più serietà ed essergli sempre più fedeli. S.Ignazio fa chiedere all'esercitante all'inizio della prima contemplazione sulla vita di Gesù Cristo, l'Incarnazione, la grazia di una conoscenza intima di nostro Signore per amarlo con più ardore e seguirlo con più fedeltà. Per chi ha fatto gli Esercizi è doveroso chiedersi a che punto si trova rispetto all'amore e alla fedeltà verso Nostro Signore. Quando si fanno gli Esercizi, liberamente, si fa una riforma di vita, si prendono degli impegni e delle risoluzioni. Ebbene ognuno deve ripensare a che punto si trova rispetto alla sua riforma di vita. Senza essere pessimisti si potrà costatare che si è venuti un pò meno ai propri propositi e qualche volta anche molto. Non parliamo poi di coloro che da molto tempo, forse anni, non fanno gli Esercizi. dove sono andati a finire i propositi che fecero? E forse non sanno neanche più ritrovare il foglio sul quale, pieni di fervore, li scrissero. Dunque come si vede da queste breve riflessione, rifare gli esercizi è massimamente importante per la nostra vita spirituale e per continuare ad assicurare la nostra salvezza eterna. Che nessuno pensi che il rifare gli esercizi sia un lusso, un di più. Il ripeterli rimane sempre una grande grazia. Essi sono una miniera in cui più si scava più si trovano gli infiniti tesori spirituali della nostra fede cattolica.Ripetiamolo: per la nostra epoca gli Esercizi di S.Ignazio costituiscono il rimedio dei mali che attaccano senza pietà l'uomo moderno, in particolare il cattolico di oggi che vive in una crisi nella Chiesa senza precedenti. A dimostrazione di questo e come conclusione citiamo le belle attualissime parole di Pio XI nell'enciclica "Mens Nostra" del 1929, che tutti coloro che hanno fatto gli esercizi ascoltano come prima lettura durante il pranzo d'inizio: < Nei tempi difficili in cui viviamo, nei quali il vero senso di Cristo, lo spirito soprannaturale, essenza della nostra santa religione, soffre tanti ostacoli ed impedimenti, nell'imperversare del naturalismo, che tende ad illanguidire la vivezza degli ideali della fede e smorzare gli ardori della carità cristiana, è quanto mai salutare sottrarre l'uomo a quel fascino " della vanità" che " oscura il bene ", e trasportarlo in quella beata solitudine, ove in un celeste magistero l'anima apprende il vero valore dell'umana esistenza, risposta appunto nel servizio a Dio, il salutare orrore alla colpa il santo timore di Dio, la vanità delle cose terrene e, nella contemplazione di Colui che è via e verità e vita, impara a deporre l'uomo vecchio e a rinnegare te stesso, e nell'esercizio dell'umiltà, dell'ubbidienza, della mortificazione, a rivestirsi di Cristo, fino a giungere a quell'uomo perfetto e a quella misura dell'età piena di Cristo, fino a giungere a quell'uomo perfetto e a quella misura dell'età piena di Cristo in cui parla l'Apostolo, anzi fino a dire con lui : Vivo non già io, ma vive in me Cristo: sublimi ascensioni e divina trasformazione che l'anima compie sotto l'azione della grazia invocata nelle più frequente e fervorosa preghiera, attinta nella partecipazione più devota ai sacrosanti misteri>.






Esercizi Spirituali 
di Sant'Ignazio

“Cinque giorni… un'eternità”

Calendario per l'anno 2014
Uomini:

Albano
Montalenghe
da lunedì 24 marzo ore 12.00
a sabato 29 marzo ore 13.00 da lunedì 7 aprile ore 12.00
a sabato 12 aprile ore 13.00
da lunedì 28 luglio ore 12.00
a sabato 2 agosto ore 13.00 da lunedì 4 agosto ore 18.00
a sabato 9 agosto ore 18.00
da lunedì 10 novembre ore 12.00
a sabato 15 novembre ore 13.00 da lunedì 6 ottobre ore 12.00
a sabato 11 ottobre ore 13.00



Donne:

Albano
Montalenghe
da lunedì 10 marzo ore 12.00
a sabato 15 marzo ore 13.00 da lunedì 24 marzo ore 12.00
a sabato 29 marzo ore 13.00
da lunedì 21 luglio ore 12.00
a sabato 26 luglio ore 13.00 da lunedì 28 luglio ore 12.00
a sabato 2 agosto ore 13.00
da lunedì 6 ottobre ore 12.00
a sabato 11 ottobre ore 13.00 da lunedì 10 novembre ore 12.00
a sabato 15 novembre ore 13.00




Sacerdoti:

Montalenghe: da lunedì 17 novembre ore 12.00 a sabato 22 novembre ore 13.00



Per informazioni Tel. 06.930.68.16  Tel. 011.983.92.72

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