Blog della Tradizione Cattolica Apostolica Romana

lunedì 28 luglio 2014

IL PREZIOSISSIMO SANGUE E LA PERSEVERANZA



Considera come il gran dono della perseveranza finale, dono che non possiamo meritare, si può ottenere solo chiedendolo incessantemente a Dio in virtù del Preziosissimo Sangue di Gesù. Come potrà perdersi un'anima che sta già nelle mani dei Salvatore?

Chi potrà strapparmi dal Cuore del mio Gesù, se sinceramente ho cercato di vivere in lui tutta la mia vita, con grande devozione al suo Preziosissimo Sangue?

Gesù sembra dirmi: "Tu sei opera delle mie manie lo sei doppiamente perché ti ho creato e poi ti ho redento col mio Sangue. Non voglio perderti, perché mi sei costato troppo!':

Solo attraverso il Preziosissimo Sangue di Gesù raggiungeremo sicuramente il porto della vita eterna, perché, come dice S. Paolo: "In Cristo Gesù, voi che un tempo eravate i lontani siete diventati i vicini grazie al Sangue di Cristo" (Ef 2, 13).

Approfittiamo dunque, fin che siamo in tempo, di questo Sangue prezioso e per la sua potente intercessione chiediamo a Dio quanto ci è necessario.

E con profondo timore ricordiamo che se il Sangue di Cristo non ci frutterà redenzione, sarà causa, dopo averne abusato, di una peggiore dannazione.

Fioretto: Offri al Signore una mortificazione e recita la "Salve Regina" per chiedere la grazia della perseveranza finale.

ESEMPIO Un giorno, mentre S. Matilde meditava e pregava in onore delle innumerevoli piaghe di cui è stato ricoperto nostro Signore, Gesù, apparendole con le braccia stese e tutte le piaghe aperte, le disse: "Quando ero sulla croce tutte le mie piaghe erano aperte e ognuna di esse era una voce che intercedeva presso il Padre per la salvezza degli uomini. Queste piaghe continuano anche ora a supplicare Dio per placare la sua collera verso i peccatori. Sappi che non c'è mendicante che provi tanta gioia nel ricevere l'elemosina quanta ne provo io quando sento una preghiera che mi viene indirizzata in onore delle mie sante piaghe. E ti assicuro che una tale preghiera, se detta con fervore e devozione, mette l'anima in stato di salvezza".

Salve, o Regina, madre di misericordia; vita, dolcezza e speranza nostra, salve. A te ricorriamo, noi esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi quegli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esi­lio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

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