Blog della Tradizione Cattolica Apostolica Romana

domenica 10 agosto 2014

Il Papa all'Isis: "non si fa la guerra in nome di Dio"

PAPA FRANCESCO DICE AI TERRORISTI ISLAMICI: "NON SI FA LA GUERRA IN NOME DI DIO". MA IL DIO CRISTIANO NON È L'ALLAH ISLAMICO! "Non si porta l'odio in nome di Dio! Non si fa la guerra in nome di Dio!", ha detto il Papa commentando le notizie dall'Iraq: "Migliaia di persone, tra cui tanti cristiani, cacciati dalle loro case in maniera brutale; bambini morti di sete e di fame durante la fuga; donne sequestrate; persone massacrate, violenze di ogni tipo; distruzione dappertutto, distruzione di case, di patrimoni religiosi, storici e culturali". "Tutto questo - ha aggiunto - offende gravemente Dio e l'umanità".SAREBBE ORA CHE IL PAPA E LA CHIESA SI AFFRANCASSERO DAL RELATIVISMO RELIGIOSO PRENDENDO ATTO CHE L'ISLAM È UN'IDEOLOGIA CHE PREDICA ODIO, VIOLENZA E MORTE. I CRISTIANI CHE COMMETTONO VIOLENZE LO FANNO A DISPETTO DI CIÒ CHE È SCRITTO NEI VANGELI E DI CIÒ CHE HA FATTO GESÙ. INVECE I MUSULMANI CHE COMMETTONO VIOLENZE LO FANNO IN OTTEMPERANZA A CIÒ CHE È PRESCRITTO NEL CORANO, OBBEDENDO AGLI ORDINI DI ALLAH ED EMULANDO LE GESTA DI MAOMETTO. (commento della redazione)
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(Testo del discorso)
"Non si porta l'odio in nome di Dio! Non si fa la guerra in nome di Dio!", ha detto il Papa commentando le notizie dall'Iraq sulle "migliaia di persone, anche cristiani, cacciati dalle loro case".

Le notizie dall'Iraq, ha detto il Papa dopo l'Angelus, "ci lasciano increduli e sgomenti:" "migliaia di persone, tra cui tanti cristiani, cacciati dalle loro case in maniera brutale; bambini morti di sete e di fame durante la fuga; donne sequestrate; persone massacrate, violenze di ogni tipo; distruzione dappertutto, distruzione di case, di patrimoni religiosi, storici e culturali". "Tutto questo - ha aggiunto - offende gravemente Dio e l'umanità".(ANSA).

Per l'Iraq, ha detto il Papa, "confido che una efficace soluzione politica a livello internazionale e locale possa fermare questi crimini e ristabilire il diritto". E grazie a "coloro che, con coraggio, stanno portando soccorso a questi fratelli e sorelle".

"Da mercoledì prossimo fino a lunedì 18 - ha detto il Papa dopo l'Angelus - compirò un viaggio apostolico in Corea: per favore, accompagnatemi con la preghiera, ne ho bisogno, grazie".

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