Blog della Tradizione Cattolica Apostolica Romana

venerdì 27 marzo 2015

Il Santo Rosario l’arma per la conversione


Basilica di San Pietro


Il nostro piccolo gruppo di amici, si vuole fare corona di rose per la Santa Vergine e di Gesù, riparare con questa meravigliosa preghiera gli oltraggi che ogni giorno vengono compiuti, trafitti i SS.mi sacri Cuori di Gesù e Maria.Ieri Giovedì, ultimo di Quaresima ci siamo riuniti, alle 20:30 in piazza San Pietro davanti all'obelisco, e li abbiamo implorato l'aiuto di Colei che ha schiacciato la testa dell'antico serpente, a Colei che ai piedi della Croce riceveva nelle sue mani il testamento del Redentore moribondo che la proclamava Madre della Chiesa. Il Cristo c'è la donava e ci affidava a Essa.Li noi abbiamo pregato per i sacerdoti perchè da lei si facciano istruire perchè corrano alla scuola di Maria in questi tempi così difficili dove la Chiesa corre il serio rischio di cadere nella più grande "Apostasia" constatando che i peccati degli uomini sono di ostacolo alla conversione.

Il santo Rosario, essendo sostanzialmente composto dalla recita del Padre nostro e dall’Ave Maria e dalla meditazione dei misteri di Gesù e di Maria, è senza dubbio la prima e la principale devozione in uso presso i fedeli, dal tempo degli Apostoli e dei primi discepoli. Tuttavia, nella forma e nel metodo in cui è recitato attualmente, fu ispirato alla Chiesa e suggerito dalla Vergine a san Domenico per convertire gli Albigesi e i peccatori, soltanto nel 1214.


San Domenico, constatando che i peccati degli uomini erano di ostacolo alla conversione degli Albigesi, si ritirò in una foresta preso Tolosa e vi restò tre giorni e tre notti in continua preghiera e penitenza. E tali furono i suoi gemiti e i suoi pianti, le sue penitenze a colpi di disciplina per placare la collera di Dio, che cadde svenuto. La Vergine santa, allora gli apparve accompagnata da tre principesse del cielo e gli disse: “Sai tu, caro Domenico, di quale arma si servì la SS. Trinità per riformare il mondo?” – “Signora mia – le rispose – voi lo sapete meglio di me: dopo il figliolo vostro Gesù voi foste lo strumento principale della nostra salvezza”. Ella soggiunse: “Sappi che l’arma principale è stato il Santo Rosario, fondamento della Nuova Alleanza; perciò se tu vuoi conquistare a Dio quei cuori induriti, predicalo e insegnalo. Se tutti incominceranno a pregare così, senza dubbio la divina clemenza sarà propizia a quanti persevereranno. Predica dunque il mio Rosario”.
San Domenico, così istruito dalla Vergine, finché visse predicò il Rosario con l’esempio e con la parola, nelle città e nelle campagne, ai grandi e ai piccoli, ai sapienti ed agli ignoranti, ai cattolici ed agli eretici. Siccome però ogni cosa, anche la più santa, quando dipende soprattutto dalla volontà degli uomini, è soggetta a mutamento, non bisogna meravigliarsi se il santo Rosario fu molto in auge per lo spazio di circa cento anni dalla sua istituzione; in seguito esso fu quasi sepolto nell’oblio. All’abbandono del santo Rosario, contribuirono senza dubbio la malizia e l’invidia del demonio che volle arrestare il corso delle grazie di Dio attirate sul mondo da tale devozione. Nel 1450 circa la Vergine santa ordinò al beato Alano della Rupe, illustre dottore e predicatore di fama dell’ordine di san Domenico, di rinnovare gli antichi splendori del santo Rosario.
Per compiere quest’opera il beato Alano incominciò a lavorare nel 1460. Da quando il beato Alano della Rupe rinnovò questa devozione, la voce del popolo, che è voce di Dio, la chiamò “Rosario”, cioè corona di rose; e ciò per significare che ogni qualvolta si recita devotamente il Rosario, si pone in capo a Gesù e a Maria, una corona di 150 rose bianche (le 150 Ave Maria) e di 15 rosse (i 15 Padre nostro), che non perderanno mai la loro bellezza e il loro splendore.
La Vergine approvò e confermò questo nome di Rosario rivelando a parecchi che con le Ave Maria recitate in suo onore, le si fa dono di altrettante gradite rose, e di tante corone di rose quanti sono i Rosari recitati.
Il Rosario è dunque, una grande corona di rose; una parte del Rosario è come un piccolo serto di piccoli fiori o piccola corona di rose celesti che si mette in capo a Gesù e a Maria.
Come la rosa è la regina dei fiori, così il Rosario è la rosa e la prima fra le devozioni.


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